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Dario Franchitti è il campione Indycar Series 2009. Lo scozzese (al secondo in titolo in carriera) ha vinto una storica Firestone Indy 300 sull'Homestead-Miami Speedway, la prima gara di sempre della Indycar senza una caution. La media di 324,085 kmh è stata la seconda più veloce nella storia della categoria. La chiave della gara sono stati i consumi. A sette giri dalla fine la lotta sembrava ristretta tra Ryan Briscoe, leader della corsa e leader virtuale del campionato, e Scott Dixon, secondo, mentre Franchitti era staccato di quasi un giro. Ma la giro 193 i due leader della gara sono dovuti rientrare ai box per un rabbocco di etanolo, mentre Franchitti, più parsimonioso, è riuscito ad arrivare alla fine senza dover rifornire. "Questo è stato un grande anno per il nostro team", ha detto Franchitti. "E' stato così divertente farne parte. Sono stato davvero fortunato in tutta la mia carriera ad avere la possibilità di correre per una grande squadra. Questi ragazzi volevano vincere e hanno vinto. Non riesco a ringraziare abbastanza la squadra. Scott e io abbiamo dato il massimo per tutta la stagione per arrivare a questo punto." Lo scenario è stato simile a quello del 2007, quando Franchitti e Dixon si giocarono il titolo fino all'ultima curva della stagione, quando Dixon rimase a secco consegnando il titolo all' allora pilota dell'Andretti Green Racing. "Come nel 2007, ho dovuto cercare di risparmiare un po' di carburante e rimanere all'interno della strategia", ha detto Franchitti. "Abbiamo sempre cercato di andare il più lunghi possibile. La macchina era un po' squilibrata nel primo stint e questo ha permesso Scott e Ryan allontanarsi un pò. Dal secondo stint la macchina era davvero buona, ma da allora abbiamo cercato di conservare carburante. Sono andato il più veloce possibile, ma sempre il più parsimonioso possibile."

Briscoe ha fatto tutto il necessario per portare a casa il suo primo grande titolo: 103 giri in testa e i due punti di bonus, leadership della gara e del campionato a pochi giri dalla fine. "E' abbastanza frustrante", ha detto Briscoe, che per otto volte ha terminato al secondo posto in questa stagione. "E' stata una delle gare più belle che io abbia mai disputato. Mi dispiace che sia stata decisa dalla strategia. Alla fine pensavo che fosse una storia tra me e Scott, invece il vantaggio ce lo aveva Dario." Dixon, come Briscoe, si era fermato al giro 144 ed è stato costretto ad un veloce rabbocco nel finale (al giro 192 Dixon, al giro 194 per Briscoe). "All'inizio della gara non pensavo potesse finire così", ha detto Dixon. "Ma alla fine questi sono i fatti. Pensi sempre che ci sarà qualche caution. Quello che posso fare è farmene una ragione e riprovarci l'anno prossimo." Un'altra particolarità della corsa è stata che soltanto i tre contenders per il titolo hanno terminato la corsa a pieni giri. Quarto ha terminato Tony Kanaan, che partiva dalla quindicesima posizione. "Abbiamo fatto quello che potevamo stasera", ha detto Kanaan. "La vettura è andata bene, ma semplicemente non era abbastanza veloce. Volevo vincere in quella che orma è la mia città, ci riproveremo l'anno prossimo. Questi tre ragazzi sono stati davvero imbattibili. Io mi prendo il quarto posto. Dopo la stagione che abbiamo avuto, essere tra i primi quattro è un ottimo modo di terminare. Devo dire che la parte migliore del mio anno è vedere il mio migliore amico vincere il campionato un'altra volta." L'unico incidente della corsa è avvenuto al giro 152 ai box, e non ha comportato l'uscita delle bandiere gialle, quando Dan Wheldon, rientrando per il suo pit, ha toccato Danica Patrick che stava uscendo, mandandola in testacoda.

Commentando questa vittoria, Franchitti ha detto: "Non avrei mai pensato che avrei vinto cinque gare e il campionato subito al mio ritorno. Voglio ringraziare Chip (Ganassi) per avermi dato un lavoro. Inoltre, ho avuto fortuna, e sì, bisogno avere un po' di fortuna per vincere un campionato. Dalla vittoria nella seconda gara, a Long Beach, ho capito che avremmo potuto farcela. Nel 2007 c'era un sacco di soddisfazione per ave ottenuto il primo titolo. Ma questo è ancora migliore, perché adesso la categoria è stata riunificata e ci sono tutti i migliori. Questo mi dà davvero molta soddisfazione. Delle scelte fatte in passato non cambierei nulla. Ho avuto modo di andare a fare qualcosa di completamente diverso e di imparare cose nuove. E questo ha fatto di me un pilota migliore, credo. Adesso sono assolutamente dove dovrei essere. Questo è ciò per cui sono cresciuto, gareggiare nella IndyCar Series." Poi lo scozzese ha voluto fare una dedica speciale: "In questo stesso periodo di 10 anni fa ero a giocarmi il titolo CART con Montoya, quando successe l'incidente di Greg Moore. Quando ho tagliato il traguardo ho pensato a Greg, e questo è per lui." Raphael Matos, terminando quattordicesimo, ha conquistato il titolo di Rookie Of The Year. "Il mio primo anno non poteva essere migliore", ha detto Matos, campione Firestone Indy Lights nel 2008. "Questo titolo significa molto per me e molto per la squadra. Ci sono un sacco di nomi famosi tra i Rookie Of The Year e sognavo di potermi unire a loro. Credo che questo dimostra che siamo pronti a fare il sato per ottenere qualcosa di migliore il prossimo anno.

fonte: eRaceMotorBlog
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Non so a voi...ma a me piace tantissimo la indy
Sono contento per Franchitti,anche se preferivo vincesse Briscoe  :-)

mauriturbo
Ho cominciato a seguire le gare americane quando a competere c'era Zanardi,seguivo tutte le gare che trasmetteva Eurosport a ore proibitive di notte.

Belle anche le gare su ovale,ho sempre desiderato potere assistere a una competizione su ovale,almeno segui tutta la corsa e non solo i 200 metri di pista che poi se non hai il megaschermo non ci capisci quasi nulla!

Dall'america abbiamo importato tutta la filosofia da corsa negli ultimi anni.....li prendevamo in giro per la safety car che aveva un ruolo di mischiacarte e poi abbiamo fatto uguale se non peggio!

Complimenti a Franchitti,lo vidi all'opera nel 1996 al Mugello quando correva per la mercedes nel DTM.

SaMil72
Anch'io simpatizzavo per Briscoe (sarà che nei colori della Penske mi ci sono sempre un pò riconosciuto  :-))

Comunque se impari ad apprezzarne la filosofia, non puoi far altro che appassionarti alle gare americane.

Citazione di: SaMil72 il 19 Ottobre 2009, 18:56:36
Comunque se impari ad apprezzarne la filosofia, non puoi far altro che appassionarti alle gare americane.
Appunto...gare molto spettacolari...vedi motocross e superbike  :-)

SaMil72
#4
Citazione di: cesco il 19 Ottobre 2009, 23:05:51
Citazione di: SaMil72 il 19 Ottobre 2009, 18:56:36
Comunque se impari ad apprezzarne la filosofia, non puoi far altro che appassionarti alle gare americane.
Appunto...gare molto spettacolari...vedi motocross e superbike  :-)

E la NASCAR che spettacolo... ma molti non riescono proprio ad andare oltre a "le auto che girano in tondo mi annoiano"

mauriturbo
Se ci pensiamo bene l'Europa ha importato tutto lo spirito di queste competizioni,dalla Safety ai rifornimenti per non parlare delle tattiche di gara.........

Per lo spettatore è una goduria poter assistere con i propri occhi a tutta la gara senza ausilio di megaschermi.

La gara di Homestead è entrata nella storia dell'USAC/IRL perchè è stata la prima assoluta ( ! ) senza una bandiera gialla e conseguente pace-car su tracciati ovali. E per ben 200 tornate!

Sono molto contento che abbia vinto Dario, in gara non ci speravo più ed invece la tattica più intelligente è stata indiscutibilmente la sua. L'andatura l'hanno fatta Dixon e Briscoe che si sono alternati a vicenda in testa dal 20° giro in poi, però hanno abusato dell'accelleratore e si sono dimenticati di preservare carburante.
Questo loro comportamento però è stato "normale", nel senso che, prima o poi ,una bandiera gialla sarebbe dovuta arrivare (nessuno si sarebbe immaginato 200 giri di fila senza interruzioni). In quel caso avrebbero potuto rifornire quasi in tranquillità. E la bandiera gialla avrebbe favorito anche Dario che aveva 7 secondi di distacco dal duo. Invece negli ultimi 20 giri, Dario ha capito il segreto. Ha risparmiato etanolo, ha accettato di perdere ulteriori secondi (ben 14 di distacco, cioè più di mezza pista), e di tentare il tutto e per tutto. Se fosse arrivata la gialla, si sarebbe comunque accodato e ci avrebbe rimesso nulla. Al verde poi avrebbe tentato di attaccare. Invece è andata meglio perchè gli altri due "avevano spinto a tavoletta" ed erano rimasti a secco.

Lo stesso errore Dixon lo fece nel 2007 a Chicagoland all'ultimo giro, ed anche li' Dario vinse il campionato (era l'ultima gara). Briscoe invece ha sbagliato per inesperienza. Sicuramente diventerà presto anche lui campione.

Detto questo spero che il team Andretti (dal prossimo anno non si chiamerà più Andretti-Green) si possa rialzare, e spero che anche Tony possa lottare per il titolo, anche se ci credo poco...

Invece miglioramenti passi da gigante sono stati compiuti da Newman-Haas che è diventato ormai il team di riferimento al di là delle due superpotenze.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."