McLaren Racing ha una ricca storia in IndyCar, con tre vittorie nella prestigiosa 500 Miglia di Indianapolis nel 1972, 1974 e 1976. Il team è tornato a competere nella categoria americana a ruote scoperte in occasione della 500 miglia di Indianapolis del 2017, con Fernando Alonso e Andretti Autosport.


Nel 2020, McLaren Racing ha stretto una collaborazione con la Arrow Schmidt-Peterson Motorsports, acquisendo la maggioranza della proprietà del team nel 2021. Nel 2023, il team Arrow McLaren ha completato la sua prima stagione con una formazione di tre vetture, collezionando 10 podi e due pole position.

Al centro di Arrow McLaren c'è un'ambizione condivisa: correre e vincere, per la sua gente, i suoi partner, i suoi fan e lo sport.

McLaren XE 2022

I piloti.

McLaren XE 2022

La serie americana regina delle monoposto.

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Il Campionato.

La Indycar, inizialmente denominata Indy Racing League (IRL), nel 2008 ha assimilato la CART-Champ Car e costituito un unico Campionato Indy Car Series. Nel 2019 Roger Penske ha acquisito dalla famiglia Hulman-George la proprietà del Campionato e del circuito di Indianapolis, sul quale le Indycar gareggiano nella mitica 500 Miglia.
Il campionato è l’unico al mondo caratterizzato da una grande varietà di tipologia di circuiti: Superspeedway (circuiti ovali da 1.5 a 2.5 Miglia come Pocono, Texas, Fontana), ovali corti (ovali da 0.75 a 1.25 Miglia come Milwaukee, Nashville e Iowa), circuiti stradali permanenti (come Sonoma, Mid-Ohio e Barber in Alabama) e infine circuiti cittadini (come Long Beach, Toronto e San Paulo in Brasile). La stagione include la prestigiosa Indy 500, la cui prima edizione si svolse più di 100 anni fa e fin da allora la tradizione prevede la partecipazione di 33 piloti ad una corsa di 200 giri (500 miglia in totale). 
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La celebre 500 miglia.

La 500 Miglia di Indianapolis, uno dei simboli dell’America, si svolge ogni anno in Maggio alla vigilia del Memorial Day (giorno della commemorazione dei caduti Americani) sul celebre circuito ovale dell’Indiana che misura 4023 metri. La prima edizone della gara risale al 1911 e a tutt'oggi si tratta dell’evento automobilistico più atteso dell’anno negli Stati Uniti d'America, seguito sulle tribune da un pubblico di 250 mila spettatori. La prima vittoria di una Dallara alla 500 Miglia è del 1998 con l’Italo-Americano Eddie Cheever alla guida della IR8 Dallara motorizzata Oldsmobile.
Tra il 1950 e il 1960 la 500 Miglia è stata valida per il Campionato mondiale di Formula 1, nel tentativo di avvicinare le due principali serie automobilistiche; tuttavia, l'integrazione fra i due mondi è stata pressoché nulla e ne resta una traccia solamente negli albi d'oro.
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L'italianissima Dallara.

Dal 1997 Dallara - azienda italiana fondata nel 1972 a Varano de' Melegari (PR) dall'ingegner Giampaolo Dallara - fornisce le vetture per la Indycar, che vengono assemblate nello stabilimento di Speedway, Indiana. Dal 2006 Dallara è fornitore unico della categoria dopo aver sbaragliato vari costruttori americani e inglesi.
Dal 1997 al 2021, la Dallara ha realizzato 8 vetture differenti, compresi i kit completi per l’aggiornamento aerodinamico. La prima vettura, prodotta nel 1997, era siglata IR7, poi sostituita l’anno successivo dalla IR8. Dopo tre anni di vita regolamentare, nel 2000 è arrivata la IR 01; in seguito, nel 2003, la Dallara IR03/05, il modello con la vita più lunga, sino al 2011. Nel 2012 ha debuttato la rivoluzionaria IR12 (talvolta nominata dalla stampa DW12 in onore del campione Dan Wheldon) che è stata poi aggiornata nel 2018 con un radicale pacchetto aerodinamico, con la sigla IR 18. Queste vetture, con la scocca in fibra di carbonio, lunghe 5 metri e larghe 2, sono equipaggiate da due motori Honda e Chevrolet, con una potenza che si aggira attorno ai 700 cavalli. Gli pneumatici sono forniti dalla Firestone.

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